Salerno, Heddi Goodrich presenta il libro “Perduti nei quartieri spagnoli”

La copertina del libro della Goodrich

SALERNO – La scrittrice  americana Heddi Goodrich, autrice di “Perduti nei quartieri spagnoli”, sarà protagonista di una due giorni salernitana. Due incontri che rientrano nell’ambito del progetto #fuorifestival 2019 di Salerno Letteratura durante i quali discutere del grande amore per Napoli di questa giovane autrice.

Questo pomeriggio, martedì 19 marzo, alle 18.30 la Goodrich incontrerà il pubblico negli spazi della chiesa di Santa Maria de Lama, nel cuore del centro storico salernitano. Domani, mercoledì 20 marzo, sarà ospite dell’Università degli studi di Salerno. L’appuntamento è alle 10.30 presso l’aula 21 del dipartimento Dispac. Insieme all’autrice saranno presenti il direttore artistico Francesco Durante, il direttore organizzativo Ines Mainieri e i docenti Pina De Luca, Luca Cerchiai e Rosa Maria Grillo.

Biografia. Heddi Goodrich è nata a Washington nel 1971. Arriva per la prima volta a Napoli nel 1987 per uno scambio culturale e, tranne brevi periodi di ritorno negli Stati Uniti, vi soggiorna fino al 1998. A Napoli si laurea in Lingue e letterature straniere. Oggi vive a Auckland in Nuova Zelanda con il marito e i suoi due figli. “Perduti nei quartieri spagnoli” rappresenta la sua prima opera letteraria.

Recensione. Una ragazza americana a Napoli, ma non una delle tante. Heddi, studentessa di glottologia all’Istituto Universitario Orientale, non è venuta per un rapido giro nel folclore, ma per un’immersione che la porta ad avere della città, della lingua, del dialetto una conoscenza profonda, impressionante, che nasce dall’empatia, da un bisogno di radicamento e dall’entusiasmo della giovinezza. Con una colorata tribù di studenti fuorisede e fuoricorso Heddi vive ai Quartieri Spagnoli, dove la vita nelle case antiche costa poco, si abita su piani pericolanti che sembrano calpestarsi l’un l’altro, in fuga dalla folla e dai vicoli inestricabili, costruzioni affastellate che sbucano aprendosi sul cielo e sul vulcano, in balconi e terrazzi dove è bello affacciarsi a rabbrividire, fumare e discutere.

Questo romanzo, scritto in italiano letterario, tanto più sorprendente considerando che l’autrice è di madrelingua inglese, è una doppia storia d’amore: per una città e per un giovane uomo. È il romanzo di quando la vita è una continua scoperta, esplorazione dell’identità altrui e ricerca della propria, di quando la scrittura incarna un atteggiamento verso il mondo pronto ad aprirsi a ogni esperienza, a godere ogni gioia, a esporsi a ogni ferita.

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