Argentina, Javier Milei è il nuovo presidente

Al grido “viva la libertà, maledizione”. “Viva la libertà, maledizione”, l’ultraliberista Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina.

A capo del partito La Libertà Avanza, il cinquantaduenne ha ottenuto un consenso del 55,70% contro il 44,30% di Sergio Massa, il suo avversario. Si chiude così il ventennio peronista.

Massa, candidato del governo in carica, ha ammesso fin da subito la sconfitta, commentando, “Milei è il presidente che la maggioranza degli argentini ha eletto per i prossimi quattro anni. Noi abbiamo scelto la strada della difesa della salute e dell’educazione pubblica, dell’industria nazionale. Gli argentini hanno scelto un altro cammino”. 

Dal canto suo il vincitore di queste elezioni, nel quartier generale scelto, dall’hotel Libertador, ha detto: “Oggi inizia la fine della decadenza argentina. Iniziamo la ricostruzione e a voltare la pagina della nostra storia. Riprendiamo il cammino che non avremmo mai dovuto perdere. Finisce il modello dello stato che impoverisce e benedice solo alcuni mentre la maggioranza soffre. È una notte storica, torniamo ad abbracciare l’idea della libertà”.

Dopo l’esordio alle primarie con il 30% dei consensi, al primo turno del 22 ottobre era stato superato da Massa. Poi l’alleanza strategica con la terza classificata, Patricia Bullrich, ex ministra della Sicurezza del governo Macri, che ha portato al risultato della vittoria.

Così dal 10 dicembre Javier Milei varcherà la soglia della Casa Rosada, proprio nel quarantesimo anniversario della democrazia dall’ultima dittatura militare.

“L’Argentina ha un futuro ed è liberale”, ha poi osservato promettendo che, tra 35 anni, il Paese sarà “una potenza mondiale”, ribadendolo con forza.

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