“La splendida biografia di Giambattista Vico scritta da Marcello Veneziani per i tipi della Rizzoli ha non solo illuminato la vita, in gran parte tormentata e triste, di uno tra i più grandi e innovativi pensatori italiani, ma ha anche, in conclusione, sottolineato lo stato di deplorevole degrado e di colpevole abbandono che oggi avvolge nella città di Napoli, la sua città, i luoghi più significativamente legati alla sua figura. A cominciare dalla casa di Via di San Biagio dei Librai 31, dove Vico nacque nel 1668, passandovi poi l’infanzia e parte dell’adolescenza, e sulla cui facciata insiste oggi una lapide scalcinata e annerita dal fumo della friggitoria che ne ha preso il posto. Una sostituzione che non fa onore a Napoli. Siamo infatti, di fronte ad una incuria inaccettabile, vergognosa e offensiva. In nessuna città del mondo, ne sono convinto, le Istituzioni, consentirebbero l’affermarsi di tale squallore”. Lo dichiara in una nota l’onorevole Amedeo Laboccetta, Presidente di Polo Sud.
“Rivolgo – prosegue – pertanto un forte, accorato appello al sindaco Gaetano Manfredi e al ministro (napoletano) Gennaro Sangiuliano affinché ciascuno secondo le proprie competenze politico-amministrative provvedano ad eliminare lo sconcio appena denunciato. Tanto più che, come argutamente scritto da Veneziani, il pensiero del grande Vico non merita certo d’esser dichiarato fritto”, conclude Laboccetta.