Caivano, don Patriciello elogia Meloni: “Cose mai viste prima”

Le massime autorità, giuridiche e politiche, sono d’accordo: la bonifica del Parco Verde sta funzionando, ed è qualcosa di mai visto prima negli ultimi trent’anni. Lo pensa il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, il quale ha rassicurato che si raggiungerà il risanamento dell’area anche “su altri profili”. Lo pensa il questore di Napoli, Maurizio Agricola, che parla di “svolta a una vicenda dolorosissima”.

Lo pensa soprattutto don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde che più di tutti, da anni, tocca con mano le difficili realtà di Caivano. Patriciello parla di segnale importante, in riferimento agli arresti degli artefici degli stupri ai danni delle due ragazzine di undici e dodici anni. Dunque, un altro importante segnale di presenza dello Stato secondo Patriciello, che rende sempre più tangibile gli effetti della bonifica promessa da Meloni.

“In questo mese abbiamo visto cose che non si sono mai viste in Italia – ha dichiarato ai giornalisti al termine di un evento tenutosi proprio al Parco Verde – Io il 25 agosto ho scritto un messaggino alla Meloni. E nel giro di pochi giorni è venuta lei da noi, con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia e ha fatto delle promesse che mi pare stia mantenendo. Poi – aggiunge Patriciello – arriva il solito sapientone che dice che la repressione non basta. Se il parco Verde è stata una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, la repressione serve”. Ma, aggiunge il parroco, serviranno ancora tante altre misure, come insegnanti, servizi sociali, vigili urbani: “Il numero degli assistenti sociali – dichiara – è così esiguo, come quello dei vigili urbani”.

Dunque, Don Patriciello conosce bene il suo territorio e sa bene che il lavoro di bonifica dovrà continuare, aggiungendo alla fine che “nessuno ha la bacchetta magica, anche perché questo quartiere è stato abbandonato per trenta anni”.

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