Morto Toto Cutugno, una vita piena di successi per l’ “Italiano vero”

La morte di Toto Cutugno, avvenuta il 22 agosto 2023, ha sconvolto tutto il mondo dello spettacolo. La sua vita, ricca di successi, l’ha reso celebre in Italia e nel mondo: Il tempo se ne va, Solo noi, La mia musica, e soprattutto L’italiano, sono solo alcuni dei grandi titoli cantati da Toto, in una carriera che l’ha visto cantautore e scrittore anche per altre grandi personalità, tra cui Adriano Celentano.

“Il mondo della musica perde un interprete popolare e importante. Un artista, con l’orgoglio di essere italiano, apprezzato anche all’estero, i cui successi sono stati la colonna sonora di un’epoca. Dimostrò il suo talento anche come autore. Sono vicino alla famiglia e alle persone a lui più care in questo momento doloroso”: è il ricordo social del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Nato in Toscana nel 1943 ma cresciuto in Liguria, la sua carriera da cantante ha inizio con dei live con il suo gruppo Toto e i Tati. Il successo arriva nel ’75, quando il suo nome diventa di livello tra gli autori: scrive infatti per diversi cantanti francesi e italiani, tra cui Domenico Modugno e Gigliola Cinquetti. La prima apparizione a Sanremo arriva l’anno successivo, nel 1976, con gli Albatros, classificandosi terzo: sarà solo la prima delle sue quindici presenze sul palco dell’Ariston. Alcune sue canzoni restano per settimane nei primi posti delle hit parade, come ‘Donna donna mia’, sigla del programma ‘Scommettiamo’ condotto da Mike Bongiorno, e ‘Soli’, incisa per Adriano Celentano. Ancora tanti i successi per Toto Cutugno: partecipa a Sanremo nel 1980 con ‘Solo noi’, vincendo l’edizione (l’unica vittoria della sua carriera); arriva solo quinto però con ‘L’italiano’, che però vende milioni di dischi e lo rende celebre su tutto il pianeta.

I Pooh, sui social, ricordano Cutugno come un “uomo per bene”, riportando l’aneddoto che ha portato il cantante al vertice della canzone europea, con la vittoria dell’Eurovision del 1990: “Con Toto abbiamo condiviso molti momenti delle nostre carriere…tra tutti quello più importante nel 1990, quando cedemmo a lui il posto che ci spettava di diritto all’Eurovision, avendo vinto Sanremo. Lui se lo giocò alla grande vincendo quella edizione”. È stato il secondo italiano a vincere l’ambito premio, dopo Gigliola Cinquetti nel 1965 e seguito dai Maneskin nel 2021.

Negli anni seguenti, spopola in tutto il mondo con i suoi tour mondiali. Nel 2019, il caso Ucraina: deputati ucraini chiesero di annullare il concerto che, di lì a poco, Toto avrebbe dovuto tenere a Kiev, con uno stadio già sold out, a causa delle sue presunte posizioni filorusse. Dopo aver dichiarato di essere “apolitico”, riuscì comunque a esibirsi.

Commosso il ricordo di Enrico Ruggeri: “Una grande cultura musicale, apprezzato in tutto il mondo e spesso sottovalutato dall’intelligencija radical-chic nostrana. Un gran signore. In questo tempo di improvvisati ricordiamo chi faceva musica ‘leggera’ con classe, cuore e grande preparazione tecnica”. “Ci lascia un grandissimo – scrive sui social il ministro Matteo Salvini. Con la sua L’Italiano, ha saputo far cantare milioni di persone, portando la musica italiana in tutto il mondo. Buon viaggio, Toto Cutugno”.

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