Nucleare, Mazzetti (FI): “Italia può tornare protagonista, riattivare ricerca e percorsi accademici”

ph. ansa

Negli ultimi tempi, ci siamo trovati al centro di un acceso dibattito riguardante l’utilizzo dell’energia nucleare. Essa è stata rivalutata difatti come possibile fonte energetica a basso impatto ambientale, che risolverebbe il problema dell’approvvigionamento energetico dell’Italia. A tal proposito Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e componente VIII Commissione ambiente, ha espresso il suo parere.

Il nucleare è il presente e il futuro: lo dimostrano i nuovi e incoraggianti progetti come gli small modular reactor. E, insieme alle rinnovabili, l’unica fonte per centrare un doppio obiettivo: autosufficienza energetica (un reattore copre oltre 8000 ore all’anno) e decarbonizzazione. Come ha spiegato l’ad di Ansaldo Nucleare Riccardo Casale, infatti, rinnovabili e nucleare sono complementari, mentre il gas rimane una risorsa-ponte per il momento: è sbagliato contrapporre, unire è la soluzione.

Insomma, il nucleare una fonte affidabile, sicura e nel lungo periodo ricompensa gli investimenti“.

Prosegue col dire che “l’Italia deve tornare ad avere un ruolo di primo piano nel settore dell’energia nucleare anche perché abbiamo a disposizione imprese, scienziati, serbatoi di competenze di prim’ordine per ora poco sfruttate”.

E avanza una proposta: “bisogna riattivare un sistema virtuoso intorno al nucleare, che negli anni si è ridimensionato troppo a causa della perdurante politica dei no ideologici. Ora tutto è cambiato con il governo di Centrodestra: non ci sono più barriere fintamente ambientaliste e ideologiche”.

La deputata chiude il suo intervento con un appunto: “Tuttavia, occorre un lavoro preparatorio: fare sistema tra ricerca, università, impresa e investire sulla ricerca accademica affinché ci possano essere tecnici e ricercatori a disposizione”

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