“La commissione sullo stato di sicurezza e di degrado delle città e delle loro periferie nasce con una convergenza di tutti i gruppi politici. C’è stata una mia proposta all’inizio della legislatura, cui si sono aggiunge le proposte di tutti gli altri gruppi parlamentari che hanno portato alla redazione di un testo unificato, poi votato all’unanimità dall’Aula”.
Lo ha detto Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia e presidente della Commissione di inchiesta sulle periferie, durante la prima conferenza stampa di presentazione dei lavori della commissione, cui hanno perso parte i vicepresidenti Marco Perisa, Daniela Ruffino, i segretari Ziello Edoardo e Andrea De Maria, i membri Alessandro Colucci, Riccardo De Corato, Massimo Milani, Roberto Morassut, Annarita Patriarca, Giorgia Andreuzza, Franco Manes, Pasqualino Penza, Matteo Rosso, Paolo Ciani e altri membri.
“Una commissione con un ruolo importante, con obiettivi ambiziosi, che non nasce come punto zero, ma che si pone in continuità rispetto all’esperienza parlamentare portata avanti nel corso della VXII legislatura. Il tema delle periferie è sempre più al centro dell’agenda politica del nostro Paese, delle cose da fare: il Pnrr dà un’attenzione particolare al tema delle periferie, che sono un tema che guarda circa 15 milioni di persone. La commissione lavorerà in sinergia non solo con tutti i gruppi parlamentari, ma anche con gli enti locali, le forze dell’ordine, le realtà accademiche e dell’associazionismo presenti sul territorio, i gruppi di volontariato, con le parrocchie e i comitati. Un’attenzione particolare sarà dedicate alle città metropolitane, con sopralluoghi diretti, ma non sarà una commissione su Roma”, ha spiegato.
“Da un alto ci sarà una fase importante di inchiesta, di approfondimento, di analisi, dall’altra dovrà necessariamente seguire una fase concreta di risposte, abbiamo il tempo di farlo perché, a differenza della XVII, siamo ad avvio di legislatura e quindi questa commissione deve porsi obiettivi ambiziosi. Non solo quello che non va, ma questa commissione sarà l’occasione per valorizzare anche quei tanti esempi virtuosi e positivi che sono già presenti in tante realtà italiane, di politiche pubbliche positive, del mondo dell’associazionismo, di realtà accademiche e di quelle realtà imprenditoriali che hanno scelto le periferie come luogo di lancio per le loro progettualità. C’è voglia di lavorare tanto e bene e sono certo che questa commissione si distinguerà, portando avanti lo spirito del testo unificato, ovvero una necessaria interazione tra tutti i gruppi, per essere all’altezza delle aspettative e delle speranze riposte in questa Commissione”, ha concluso.