Elezioni in Grecia, Mitsotakis trionfa. La destra avanza in Europa

Nella giornata di ieri si sono svolte le elezioni in Grecia per dare vita al nuovo parlamento del Paese. Secondo il sito di Kathimerini l’affluenza si è attestata intorno al 52,83%.

I risultati sanciti dalle urne hanno visto premiare il partito conservatore di Nea Dimokratia, guidato dal premier conservatore uscente Kyriakos Mitsotakis, che ha ottenuto il 40,52% dei voti e 158 dei 300 seggi di cui è composto il Parlamento.

Contro, invece, il partito di sinistra Syriza guidato da Alexis Tsipras, che si è fermato al 17,84%, ottenendo invece solo 48 seggi.

Dunque un plebiscito di voti per Mitsotakis che a caldo ha commentato: “Sento forte il mio dovere nei confronti del Paese”.

“Sarò il premier di tutti i greci, le grandi riforme procederanno con rapidità”, ha promesso lui stesso.

Ricordiamo che i cittadini avevamo già espresso fiducia in suo favore il 21 maggio scorso; quando i conservatori avevano vinto con il 40% dei voti, doppiando il partito di Syriza, fermo al 20%.

Ma il voto, tenutosi con un sistema elettorale diverso, e cioè con un proporzionale puro che aveva fatto mancare, per pochi seggi, la maggioranza assoluta ai conservatori, aveva spinto Mitsotakis a rimettere tutto in gioco. Nonostante la possibilità di poter contare sul premio di maggioranza per il primo partito previsto dalla nuova legge elettorale, da lui stesso approvata, si è detto contrario a intraprendere colloqui per formare una coalizione. Così aveva deciso di affidarsi nuovamente alle urne, scommessa che alla fine lo ha premiato.

A seguire i socialisti del Pasok hanno ottenuto l’11,85% dei voti e 32 scranni, i comunisti del Kke il 7,69% delle preferenze e 20 seggi e il partito Spartiates (Spartani) che, invece, ha superato la soglia di sbarramento ottenendo il 4,64% e 12 seggi.

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