La scelta commerciale dichiarata da Conte e da Di Maio riapre ora un ulteriore dibattito nel Governo. E’ inutile pensare che la Cina favorisca gli scambi commerciali con l’Italia senza pensare a sviluppare la sua azione infrastrutturale verso i nostri porti per aumentare il livello di penetrazione in Europa. Capisco i livelli di preoccupazione del governo americano espressi da Garrett Marquis consigliere di Trump, il quale ritiene estremamente pericoloso questo accordo quadro tra Roma e Pechino.
Già da tempo Macron e la Merkel hanno stretto accordi di fornitura con la Cina che hanno fatto storcere il naso al Presidente Trump e proprio ieri, lo stesso Macron, mentre il commissario tedesco Oettinger minacciava il veto sul memorandum italiano, dopo un’accordo col Presidente Cinese Xi Jinping, si e’ portato a casa 30 miliardi per la fornitura di 300 Airbus oltre a 13 intese commerciali.
In pratica la solita Europa che chiude un’occhio all’asse Franco-Tedesco e ne sgrana due sull’Italia.
Non credo che iniziative di questo tipo migliorino il rapporto tra Usa e l’Europa, figurarsi poi ora che Conte e Di Maio sono caduti nelle braccia di Xi Jiping.
Personalmente, e in linea con le tesi di Salvini, ritengo che una penetrazione della Cina dall’Italia consentirebbe ad un accesso maggiormente rapido verso i paesi Europei. Questo sicuramente andrebbe a generare un pericolo per lo sviluppo economico dell’Europa stessa, in quanto aumenterebbe il divario economico con l’Occidente, coinvolgendo Usa e Russia a modificare una visione di intenti e di programmazione con l’Europa.
Bisogna pero’ anche dire che il Vecchio Continente ben rappresentato dagli Usa, debba avviare maggiore collaborazione con l’Europa, in una politica economica che sappia tener conto della grande forza economica ed innovativa della Cina. E’ necessario avviare dopo il 26 maggio in una nuova Unione Europea, una nuova fase nella stabilizzazione del rapporto di cooperazione avviato ad Helsinki tra Trump e Putin, nel quale ritengo che l’Italia con Salvini sia l’interlocutore Europeo più adatto ed ascoltato, per definire un patto solido che vada ben oltre il patto Atlantico, siglato dopo il 1945, nel quale oltre al livello di protezionismo e sicurezza della Nato, si integrino con la Russia azioni strutturali e di cooperazione che incrementino sviluppo e crescita. In questo accordo tra Stati Occidentali sara’ necessario soprattutto definire una nuova regolamentazione in ambito del diritto internazionale che riferisce al complesso delle norme e dei trattati internazionali che regolano i rapporti tra Stati, le questioni relative ad organizzazioni sovranazionali, le dispute ‘extraterritoriali’ e le relazioni tra società che agiscono in ambito internazionale, ovvero in più nazioni.
Solo dopo questo step si potranno valutare accordi con la Cina nel quale pero’ il saldo di bilancia commerciale dovra’ assolutamente corrispondere alla differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di merci e di servizi.
Valutando la politica del governo, è evidente lo sbilanciamento eccessivo di Di Maio e Conte per un pericoloso avvicinamento della Cina al nostro paese. A tal proposito, riconosco a Salvini apprezzamento di quella linea politica atta a tutelare il nostro paese ma anche l’Europa stessa. Tale condizione lo proietta con autorità ad essere leader indiscusso per il futuro dell’Europa.