Luci d’artista a Salerno, per la Corte dei Conti ipotesi di danno erariale da 850mila euro

Una delle opere di Luci d'artista

SALERNO – Irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per la manifestazione Luci d’Artista. Le ha riscontrate la Procura regionale della Corte dei Conti al termine dell’attività investigativa condotta dalla Guardia di finanza. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite le edizioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018.

“E’ stata evidenziata – si legge nella nota inviata dalla Procura – l’illegittimità di alcune procedure amministrative, poste in essere da responsabili comunali i quali, relativamente all’assegnazione degli appalti che hanno comportato una spesa complessiva nel predetto triennio di circa 8 milioni e mezzo di euro, hanno frequentemente fatto ricorso ad onerosi affidamenti diretti anziché procedere all’indizione di gare pubbliche, così come ordinariamente previsto dalla normativa di riferimento. Le indagini sin qui svolte hanno consentito di accertare che tale iter procedurale ha consentito l’affido di lavori e forniture ad un ristretto novero di società, individuate di volta in volta dai dirigenti comunali, in assenza di trasparenti procedure comparative pubbliche, ledendo così anche i principi di efficienza, imparzialità e parità di trattamento che dovrebbero caratterizzare l’agire amministrativo”.

È stato, quindi, stimato un danno erariale di 850mila euro. La Procura ha individuato quali responsabili di tale reato due dirigenti e un funzionario di Palazzo di Città.

LE REAZIONI DELL’OPPOSIZIONE

Immediate le reazioni da parte dell’opposizione del Comune di Salerno. “Sin dall’ottobre 2017 la commissione Trasparenza si è occupata della vicenda del bando di Luci d’artista denunciando il grave pericolo di danno erariale”, ha commentato il consigliere de “La Nostra libertà” Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza. “Oggi apprendiamo che l’intera vicenda è sub iudice  per ipotesi di danno erariale come  in parte ipotizzato da oltre un anno dalla commissione –aggiunge – il che impone da un lato, nel rispetto della magistratura, di attendere gli esiti del processo, ma dall’altro stimola ancora di più il lavoro di indagine della commissione”.

“Ancora una volta avevamo ragione, le nostre denunce politiche ed i nostri esposti erano fondati”, dice il consigliere di Forza Italia Roberto Celano. “In tredici anni di manifestazioni sono stati dilapidati milioni di euro per non aver stimolato la concorrenza sul libero mercato, preferendo sospetti affidamenti diretti a ditte del napoletano – aggiunge il forzista – Anche questa volta, purtroppo, a pagare saranno solo dirigenti e funzionari. La responsabilità politica è però evidente, come è evidente anche in questa circostanza, il silenzio assordante di altri organi ed istituzioni demandate al controllo”.

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