Alla scoperta oggi con Isituzioni24 dell’affascinante percorso del Trenino rosso del Bernina, un affascinante viaggio da Tirano a St.Moritz.
La Ferrovia del Bernina collega Tirano a St. Moritz, ed è una delle tratte più spettacolari della Ferrovia Retica di cui fa parte dal 1942.
Si parte da Tirano, cittadina al centro della Valtellina, a 429 metri sul livello del mare, per raggiungere St. Moritz, la nota località turistica, cuore dell’alta Engandina, situata a 1770 metri sul livello del mare.
Per oltre due terzi del tragitto il trenino riesce a superare pendenze del 7%, percorrendo in circa due ore e mezza, circa 60 chilometri.


La progettazione della tratta ferroviaria (1910),in assoluto accordo con l’ambiente circostante, era in origine pensata solo per il trasporto delle merci, fin dal lontanto 1913, quando già funzionava anche nel periodo invernale.
Più che di un viaggio, si può palrare di una vera e propria avventura: attraversando infatti regioni di confini così diverse,
il trenino rosso non si limita ad essere un semplice collegamento tra Italia e Svizzera, ma si rivela un’occasione per un diretto confronto tra due realtà che presentano una certa affinità sia dal punto di vista geografico che culturale.


Il treno, che dal luglio 2008 è entrato a far parte del Patrimonio mondiale dell’Unesco, è oggi una grandissima attrazione turistica, che richiama visitatori da tutto il mondo.
Dal 2010, anno del centenario della linea, sono stati indrodotti i nuovi elettrotreni “Allegra”, dal caratteristico frontale di uno stambecco, che simboleggia il cantone Grigioni, attraversato dal trenino.
In questi ultimi anni è possibile anche viaggiare, in prima classe, a bordo di carozze panoramiche vetrate, costruiti apposta per la tratta Bernina Express.
Alcune tappe imperdibili
Tirano: punto di partenza della tratta, adagiata sul corso del fiume Adda, ha un gradevole centro storico ed antichi palazzi (Salis, Torelli, Merizzi), ed il bel santuario della Madonna di Tirano, con uno degli organi barocchi più maestosi d’Europa.
Viadotto elicoidale di Brusio: situato a 780 metri, è il punto più famoso della linea, oltre al più fotografato; considerato un vero capolavoro di ingegneria, in cui in uno spazio ristretto, il treno riesce a superare un dislivello di circa 30 metri.


Poschiavo: in circa un ora si visita il centro storico di questo piccolo paesino a mille metri di quota, che ha dato il nome alla valle, adagiato sull’ omonimo lago.
Ospizio Bernina: è la stazione più alta (2253 metri) di tutta la tratta della Ferrovia Retica. Segna il confine linguistico: a Sud, nella vale del Poschiavo, si parla italiano, a Nord, nell’Engandina, il tedesco ed il romancio.


Da questa tappa si può camminare nella belle stagione verso l’Alpe Grum, la tappa successiva della linea, secondo molti, la tratta più panoramica.
Morterascht: a quasi 1900 metri di quota, e’ un bel ghiacciaio oggi in arretramento begli ultimi decenni, che però, nonostante ciò, mantiene una lingua glaciale di sei chilometri e mezzo.


St. Moritz: infine la tappa finale (1775 metri): elegantissima località affacciata sull’omonimo lago, nota localita’ sciistica fin dalla fine dell’Ottocento, adagiata sul lago omonimo.


Inserita nella top ten mondiale di villeggiatura, vanta 320 giorni di sole all’anno, e ciò permette ai molti eventi sportivi, culturali e mondani di avere luogo.
Da non perdere la visita del museo dedicato al pittore delle Alpi, Giovanni Segantini.
Curiosità ed informazioni
La localita’ di Tirano e’ comodamente raggiungibile dalla stazione ferroviaria di Milano centrale in poco più di due ore con un regionale Trenonord che passa anche per Sondrio.
La tratta qui descritta è percorribile in una sola giornata, ma con due a disposizione, si possono effettuare fermate intermedie per passeggiare.
Se si prevede la sosta in località svizzere, da sapere che l’euro è quasi ovunque accettato, ma il resto spesso viene restituito dopo l’acquisto, in franchi.
Più corse al giorno si muovono nella direzione St.Moritz-Tirano e viceversa, ma utile controllare chi fa fermate su richiesta, e chi non.


Nella stazione di Cavaglia, è stato istituito il Giardino dei Ghiacciai, per la presenza delle “Marmitte dei Giganti”,vere e proprie sculture della natura, raggiungibili con un sentiero ben segnalato a pochi passi dalla ferrovia.
Un particolare ringraziamento a Dario Medde di Adrastea viaggi ed Enrico Bernasconi per il generoso aiuto e collaborazione per la realizzazione del reportage.
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