Autonomia | Intervista a Marco Nonno, Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia

Tra i temi del momento che stanno catalizzando il dibattito politico nazionale vi è sicuramente il regionalismo differenziato che ha ricadute nelle discussioni assembleari dei consessi istituzionali presenti sul territorio nazionale ad ogni livello.

Sul tema abbiamo sentito Marco Nonno, consigliere comunale di Napoli in quota Fratelli d’Italia.

Qual è la posizione sua e di Fratelli d’Italia sul regionalismo differenziato?

Voglio ricordare che quelli che più hanno dato per l’unità nazionale sono stati proprio i meridionali. L’Italia meridionale è stata letteralmente depredata dal Nord soprattutto in termini di risorse umane. Non ci dimentichiamo che la classe del 1899 che con la vittoria della Prima Guerra Mondiale offrì il contributo più alto in termini di vite umane. La maggior parte di loro erano ragazzi del Sud che morirono sul Carso per l’unità nazionale. Ora paradossalmente quelli che hanno avuto di più dal Sud cercano di abbandonarci. Io pregiudizievolmente non sono contrario al federalismo, al decentramento amministrativo e alla nascita di macroregioni, dico soltanto che questo governo, che si reputa ”governo del fare’’, avrebbe il dovere prima di mettere in condizione il Meridione di creare le infrastrutture che mancano, avere maggiori risorse per la sanità e di rendere le nostre scuole fruibili dopodiché potremmo parlare anche di questi argomenti.

Crede che il Mezzogiorno necessiti di un maggior decentramento delle funzioni amministrative?

Saremmo i primi a rivendicare un resoconto al Nord per i suoi errori e non lo facciamo perché amiamo questa terra. Personalmente penso che quando l’Italia del Sud verrà messa in condizione di essere completamente autonoma, bene farà a staccarsi. Ma oggi questo governo non può permettersi il lusso di compiere una decisione di tale portata.

Come commenta la richiesta di autonomia per la Campania inoltrata dal presidente De Luca?

Il presidente De Luca è in campagna elettorale. Come tutti coloro che sono in campagna elettorale, fa la gara a chi la spara più grossa. Il presidente De Luca pensasse a far funzionare i trasporti e la sanità non facendoci più assistere alle formiche sui pazienti e alle blatte negli ospedali. Pensasse a fare il presidente della Regione. Poi potrà pensare alle campagne elettorali.

C’è stato un consenso trasversale nel Consiglio Comunale di Napoli, di cui lei fa parte, contro il regionalismo differenziato. La ritiene una cosa positiva?

Pur essendo d’accordo con i contenuti della mozione anti-autonomia, si è trattato dell’ennesima passerella per il nostro sindaco che è in cerca di nuovi ruoli, avviandosi verso la scadenza del suo secondo mandato.

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