Due i fronti contrapposti della domenica politica partenopea. Da un lato, in Piazza dei Martiri, la commemorazione organizzata dalla Lega per i morti delle Foibe, cavità carsiche in cui vennero gettati i cadaveri degli italiani rastrellati dalle brigate partigiane jugoslavi durante gli anni 1943-1945. In piazza Amedeo invece, la manifestazione dei centri sociali dell’estrema sinistra cittadina, organizzata da Rete Antifascista Napoletana la cui parola d’ordine è stata ‘’Mai Con Salvini’’ per ribadire la contrarietà alla presenza in città del partito di Matteo Salvini.
‘’Durante la Seconda Guerra migliaia di italiani furono uccisi dai comunisti di Tito con la complicità del PCI- ha dichiarato Nicholas Esposito, coordinatore regionale dei giovani leghisti-al contempo altre migliaia di persone dovettero lasciare le loro terre per il solo fatto di essere italiani. Nel 2004 una legge dello Stato ha riconosciuto la giornata della Memoria. In precedenza altre tre iniziative legislative furono osteggiate dalla sinistra che nel corso di questi anni, dal punto di vista politico e culturale ha minimizzato e negato questi accadimenti. Queste tragedie della storia vanno sempre condannate mentre a qualche metro da qui ci sono le solite zecche dei centri sociali che protestano, non si sa contro cosa’’. I leghisti napoletani alla presenza dei due coordinatori cittadini avv.Simona Sapignoli (Lega) e Francesco Gazzerino (Lega Giovani), insieme ad una delegazione di Fratelli d’Italia hanno deposto una corona di fiori al Monumento ai Caduti di Piazza dei Martiri. Il corteo dei centri sociali partito da Piazza dei Martiri per dirigersi sul lungomare ha invece attaccato duramente le politiche sull’immigrazione del Ministro dell’Interno: ‘’La città di Napoli ha memoria e non si piegherà mai alle retoriche razziste della Lega Nord’’ ha afferma Raniero Madonna della Rete antifascista. Proprio la Lega, aggiunge l’esponente del centro sociale Insurgencia: ‘’da 20 anni professa politiche nordcentriche, non ultima la proposta di federalismo regionale, affossando questo territorio, la Campania e il Sud’’ soprassedendo sul nuovo corso salviniano. Sulla tragedia storicamente accertata delle Foibe, l’attivista di Insurgencia ridimensiona il tutto a semplice evento bellico: ‘’quanto successo in ex Jugoslavia era una guerra e i Partigiani hanno liberato quei territori usando pratiche di guerra. Non è sicuramente quanto hanno fatto in Europa i nazisti e i fascisti. Accomunare queste due vicende ci sembra estremamente grave’’. Ha replicato duramente con un post su Facebook, l’onorevole Cantalamessa (Lega): ‘’ Manifestare contro una commemorazione di morti non è un diritto, ma una profonda mancanza di rispetto. Noi ci muoviamo sempre per qualcuno o per qualcosa. Voi solo contro. ‘’