Lega | Intervista all’On. Andrea Crippa, coordinatore federale Lega Giovani su Mezzogiorno, Italia ed Europa

Ex assistente di Matteo Salvini al Parlamento Europeo, volto storico degli ultimi anni del Movimento Giovani Padani divenuto Lega Giovani con la svolta nazionale del partito dell’attuale Ministro Degli Interni. Parliamo dell’on.Andrea Crippa, giovane deputato del Carroccio che in qualità di coordinatore federale della giovanile leghista, sulle orme del suo padre politico,  nell’ultimo fine settimana ha svolto un tour istituzionale della Campania in tutti capoluogo di provincia incontrando i militanti di Lega Giovani ma anche l’imprenditoria giovanile. Lo abbiamo intervistato toccando diverse tematiche:

La seconda volta in Campania in pochi mesi, ciò conferma la vocazione sempre più nazionale di Lega e Lega Giovani. Perché ritiene importante questa visita nel capoluogo ma anche nelle altre città?

Secondo me in Campania si può esportare un nuovo modello di far politica già adottato al Nord, compatibile anche con la realtà campana. Qui ci sono ragazzi e ragazze che hanno voglia di mettersi a disposizione del proprio territorio in maniera pulita e onesta. Quindi secondo me se si vogliono risolvere i problemi della Campania bisogna ripartire dai giovani. Ho conosciuto tanti giovani che vogliono metterci la faccia per portare avanti un sogno rivoluzionario che è quello di far sì che in Campania possano ritornare a essere padroni del proprio territorio i campani e non chi arriva dall’altra parte del mondo.

Riguardo ai giovani: l’Italia ha una disoccupazione giovanile al 31% con i picchi più alti nel Mezzogiorno, qual è la proposta della Lega nei confronti di questo atavico problema nazionale?

Il problema principale dei giovani è l’occupazione. Ci sono milioni di ragazzi che ogni anno scappano all’estero per cercare posti di lavoro che ormai in Italia non si trovano più. Bisogna investire più soldi al Sud specie in ambito infrastrutturale e controllare che questi soldi vengano spesi bene e meglio rispetto a come sono stati spesi negli scorsi anni. Perché è anche vero che qui di risorse economiche ne sono arrivate ma i politici  spesso non le hanno usate a dovere. Dunque servono anche condizioni per poter fare impresa e creare lavoro, abbassando le tasse e riducendo la burocrazia. Questi sono i due temi su cui ci batteremo al Governo.

In passato sia lei che Matteo Salvini hanno proposto la creazione di un salario minimo garantito. Data la manovra che è stata attuata con un compromesso sul reddito di cittadinanza, una proposta del genere può fare da contraltare al cavallo di battaglia grillino? Sarà nuovamente riproposta entro la fine della Legislatura?

Entro la fine dell’anno 2019 porteremo questa proposta in Parlamento. Non ritengo normale che ci siano ragazzi che lavorano per due e cinquanta euro ad ora. È un impegno che ci siamo presi e che porteremo a compimento. Se un lavoratore prende meno di 8 euro all’ora non è in grado né di vivere né di sopravvivere dunque bisogna ridare dignità al mondo del lavoro. Perciò il salario minimo garantito è una misura che non ha colore politico: non è né di destra né di sinistra ma va a migliorare le condizioni di vita  e di lavoro per tanti giovani sfruttati nelle cooperative e nelle aziende senza la possibilità di crearsi un futuro.

Cosa si sente di rispondere al sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che attacca spesso la Lega sul tema dell’immigrazione? In una convention oggi (ieri ndr) al Teatro Augusteo ha parlato di bisogno di ‘’desalvinizzare l’Italia’’.

Secondo me Luigi De Magistris è il peggior sindaco d’Italia. Ma non lo dico perché attacca Salvini ma perché oggi ho visto le condizioni in cui versa Napoli: una città sporca con strade dissestate e tanti quartieri fuori controllo con un tasso di immigrazione tale per cui tanta gente ha paura di uscire la sera perché non si sente sicura a casa propria. Consiglio a Luigi De Magistris di occuparsi di Napoli e di lasciar perdere i temi nazionale dato che già fatica ad amministrare la città di cui è sindaco quindi immagino che scempio e che disastri combinerebbe se dovesse gestire l’Italia.

Pochi mesi Lega Giovani ha firmato un memorandum con l’organizzazione giovanile del partito al potere in Russia, Russia Unita. Sono in programma accordi di questo tipo anche con altre giovanili di forze emergenti europee sovraniste?

Il 29 marzo a Roma faremo una grande convention con tutti i leader delle forze giovanili europee che condividono la nostra visione di Europa e di futuro. Ci saranno i giovani del Front National, i giovani austriaci, i giovani fiamminghi, i giovani russi, i giovani dell’Afd tedesco e quelli inglesi di Ukip. Insieme stiamo creando un progetto condiviso transnazionale per cercare di riaffermare una nuova visione d’Europa da un punto di vista giovanile. In questo momento Lega Giovani è il punto di riferimento europeo per questo progetto.

Ciò s’inquadra nella strategia di creazione di un gruppo all’Europarlamento?

Ci stiamo lavorando. Come giovani creeremo dei punti programmatici da sottoporre ai nostri partiti che poi diventeranno il programma per le elezioni europee.

In vista, appunto, delle elezioni europee qual è la proposta di cambiamento della Lega ai cittadini italiani?

Difendere i confini esterni per far sì che in Europa non ci sia più il problema dell’immigrazione e che siano possibili gli scambi all’interno dei confini europei poiché in questo momento gli Stati sono costretti a chiudersi a causa della mancata condivisione del problema dell’immigrazione. Poi una politica seria dal punto di vista occupazionale, con investimenti anche dell’Unione Europea in quei territori che soffrono di più come il meridione d’Italia.

Print Friendly, PDF & Email