Austerità | Juncker ammette errori commessi da UE. Rampelli: mea culpa ridicolo

Nelle scorse ore hanno avuto un grande eco le parole pronunciate dal Commissario dell’Unione Europea Jean Claude Juncker che ha etichettato come “avventata” l’austerità adottata dall’Unione in questi ultimi anni di forte crisi economica.
Per molti quella del politico lussemburghese è apparsa come una presa di posizione tardiva ed, in qualche modo, tattica in vista della imminente scadenza elettorale.
Diverse le prese di posizioni dei rappresentanti istituzionali italiani, tra cui quella del vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli che ha dichiarato: “La politica ha fallito perché l’Ue ha creduto soltanto nel Dio denaro, anzi peggio nella finanza. Le parole del Commissario Juncker a 4 mesi dalle elezioni europee sono ridicole e dimostrano, fuori tempo massimo, che l’Europa o si fonda sui valori alti rappresentati dalle sue radici greco-romane e cristiane o non ha senso e non può stare in piedi. Un Continente che è stato il centro del mondo fino al XX secolo, che non scalda i cuori dei popoli e dei suoi cittadini, non suscita sentimenti di appartenenza e serve gli interessi della finanza ha le ore contate de non conoscerà una svolta”.
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