Napoli | Rete idrica frammentata e voragini: question time del consigliere Moretto

Il Presidente di “Lega Salvini Napoli”, Vincenzo Moretto, ha presentato un question time in consiglio comunale di Napoli interrogando il Sindaco e l’Assessore competente a relazionare esaustivamente sulla vicenda della voragine aperta in via Onofrio Fragnito, considerato che la rete idrica della città risulta evidentemente essere ancora “frammentata” nella strutturazione e nella gestione con un grado di conservazione e manutenzione spesso non soddisfacente.

Di seguito il testo della “interrogazione”:

[Viene spesso avviato un controllo passivo: intervento quando la perdita si manifesta per affioramento dal terreno o crea disfunzioni, come accaduto appunto al Rione Alto. Occorrerebbe, invece, programmare e avviare:

  • Controllo sistematico: attuazione di una ricerca delle perdite periodica ed in maniera organizzata (sistematica)
  • Controllo attivo: monitoraggio in continuo delle portate attraverso la distrettualizzazione della rete

Sarebbe di estrema importanza allestire anche un “Piano di Manutenzione” che preveda, pianifichi e programmi l’attività di manutenzione al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico. Come importante sarebbe una mappatura dei sottoservizi, peraltro più volte suggerita dal sottoscritto attraverso i consueti canali istituzionali.

Ricordiamo, a titolo di esempio, il D.L. n. 99 del 08/01/1997 ”Regolamento per la definizione dei criteri e del metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature”.

Per quanto finora esposto, come intende codesta Amministrazione affrontare le  tematiche e le criticità esposte? E’ stato, o sarà, elaborato un “Piano di Manutenzione” della rete idrica cittadina? Il suo adeguamento? E la mappatura dei sottoservizi? Vi è un confronto costante e una cooperazione con l’azienda idrica cittadina Abc in termini di gestione e ottimizzazione della rete idrica? A chi attribuire le evidenti responsabilità sulle deficienze manifeste e sull’accaduto al Rione Alto che va nella direzione di deroga della sicurezza e dell’incolumità pubblica di cui il Primo Cittadino, per Statuto e per i poteri conferiti, è il principale mandatario?

Per quanto concerne il caos da fattura elettronica che sta coinvolgendo migliaia di utenti dell’Abc, in considerazione di:

– database non aggiornati;

– personale insufficiente e/o non formato professionalmente per gestire i contratti adeguandoli alla Legge di Bilancio 2018;

– 10mila utenti morosi (20%) all’anno pari a circa 6 mln di euro all’anno di perdite;

– 1 mln di euro di perdite per gli allacciamenti abusivi, ossia il 15% del totale dell’erogazione che viene immessa nelle condotte ma di cui l’Abc non riesce ad individuare la fonte;

Come affrontare e risolvere il paradosso dei database non aggiornati di un’Azienda di rilevanza strategica, a chi addebitare le responsabilità delle evidenti deficienze gestionali ed organizzative, oltre ai mancati controlli e le conseguenziali sanzioni per le morosità e gli allacciamenti abusivi che da anni incidono sulle perdite economiche dell’Azienda e indirettamente sull’Ente, essendo anche una beffa e un’ingiustizia conclamata per i cittadini virtuosi? Quali sono i motivi ostativi per cui non si riescono ad individuare gli allacciamenti abusivi e a sanare le morosità? Certamente si può affermare che la gestione della risorsa idrica, a Napoli, non è una “gestione sostenibile” e non al pari di altre realtà cittadine evidentemente più virtuose sotto questo importante aspetto].

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