Si è allargata in maniera esponenziale, negli ultimi giorni, la fronda di Sindaci che da tutta Italia fanno sapere di esser pronti ad attuare un percorso di “disobbedienza civile” non applicando il Decreto Sicurezza a firma del Ministro dell’Interno Matteo Salvini e controfirmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
La “battaglia” lanciata dal Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, sicuramente più “scaltro” ed esperto sul terreno della scelta dei temi che fanno opinione rispetto a tanti altri “big nazionali” in tricolore, ha trovato sin dalle prime ore una ampia adesione da parte di primi cittadini di centrosinistra che hanno fatta propria l’idea, seguendo a ruota il massimo rappresentante dei cittadini palermitani.
Così si sono aggregati esponenti di primo piano come il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il primo cittadino di Parma Federico Pizzaroti, quello di Firenze Dario Nardella, mentre Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, pur criticando la Legge ha per il momento scelto una linea “più morbida”, invitando il Vice Premier ad “ascoltare le ragioni dei Sindaci ed a ripensarci”.
Lo scontro ideologico è destinato a caratterizzare la scena politica del Paese ancora per molto, di sicuro almeno sino alle elezioni Europee della prossima primavera, ed intanto la “fronda” dei disobbedienti si amplia così come quella di chi è disposto ad adire per le vie legali in caso di mancata applicazione della legge.
Nel napoletano anche i Sindaci di Marano e Mugnano, entrambi Pd, nelle scorse ore si sono dichiarati fortemente contrari al Dl Salvini e pronti ad essere consequenziali rispetto a questa scelta.
Il primo cittadino di Mugnano di Napoli, Luigi Sarnataro, ci tiene a sottolineare che “ancora prima di Orlando e de Magistris, ai quali va tutto il mio sostegno in questa battaglia” si era già detto “fortemente contrario al dl sicurezza di Salvini”.
“Nella città di Mugnano ci sono diversi centri d’accoglienza nei quali ci sono centinaia di persone. Applicando il provvedimento del ministro dell’Interno chi ne avrebbe diritto, invece di vedersi garantito il passaggio dai Cas agli Sprar, finirebbe in strada».
Sarnataro sostiene di non temere eventuali risvolti di legge: “Salvini ha detto che i Sindaci ostili al decreto si dovrebbero dimettere, invece è lui a doverlo fare per come sta trattando la questione migranti in Italia».
Pronta la replica delle opposizioni, dalla voce del portavoce cittadino e membro della direzione nazionale di Fratelli d’Italia Gennaro Ruggiero: “Ci giunge notizia che il Sindaco di Mugnano voglia imitare i colleghi di Napoli e Palermo. Inaccettabile la decisione dei sindaci talebani pro – immigrazione di disapplicare il decreto sicurezza. Diversamente da quanto crede la sinistra, le leggi vanno applicate anche quando, giustamente, mettono un freno all’accoglienza indiscriminata. Il governo faccia valere la legalità con ogni mezzo. Fratelli d’Italia denuncerá alla Procura della Repubblica il Sindaco Sarnataro nel caso egli si rifiuterà di applicare la legge e dare piena attuazione al decreto sicurezza. In Italia la legge è uguale per tutti, anche per chi sostiene l’immigrazione incontrollata”.