I sindaci di Mugnano di Napoli e Marano di Napoli, Luigi Sarnataro e Rodolfo Visconti entrambi del Partito Democratico, hanno pubblicamente aderito alla richiesta di Potere al Popolo di sospensione degli effetti del D.L. 113/2018 meglio noto come Decreto Sicurezza di cui è primo firmatario il Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Sia Visconti che Sarnataro si sono detti pronti ad una politica di accoglienza contraria alla legge in vigore. Ha dichiarato Visconti: «La mia posizione sull’accoglienza è chiara – afferma il sindaco di Marano Rodolfo Visconti – bisogna aiutare chi è in difficoltà, è un dovere di un amministratore pubblico. Tutto il resto passa in secondo piano. Faccio l’esempio della persona di San Rocco di Marano che dorme in macchina. Io poi ho già detto che se Marano avesse avuto un porto, avrei accolto i migranti ora sulla Sea Watch». Dello stesso parere anche il primo cittadino di Mugnano Sarnataro :«Faccio mia la richiesta di Potere al Popolo. Voglio anche ricordare che il sottoscritto, ancora prima di Orlando e de Magistris, ai quali va tutto il mio sostegno in questa battaglia, si era già detto fortemente contrario al dl sicurezza di Salvini. Nella città di Mugnano ci sono diversi centri d’accoglienza nei quali ci sono centinaia di persone. Applicando il provvedimento del ministro dell’Interno, chi ne avrebbe diritto invece di vedersi garantito il passaggio dai Cas agli Sprar finirebbe in strada»
Dopo le dichiarazioni del primo cittadino di Mugnano Luigi Sarnataro arriva la replica della Lega attraverso il coordinatore giovanile cittadino Salvatore Meglio «Apprendiamo con rammarico che il nostro sindaco, rappresentante delle istituzioni sul territorio, non voglia rispettare una legge emanata dallo stesso Stato che garantisce i suoi poteri. Come Lega Giovani daremo vita ad iniziative sul territorio per spiegare alla cittadinanza che il Decreto sicurezza è tutt’altro che una misura xenofoba e razzista ma al contrario intende tutelare la sicurezza di noi tutti.»
Il coordinatore provinciale Lega Giovani, Michele Diana aggiunge «Piuttosto che farsi pubblicità personale, i nostri sindaci pensassero a migliorare le città che amministrano. L’intera struttura giovanile provinciale si farà promotrice sul territorio di gazebo informativi sul Decreto Sicurezza in tutti i comuni della provincia nei quali i Sindaci dichiareranno di voler disapplicare il decreto-legge a firma Salvini. Sia chiaro,il decreto sicurezza è legge e come tale va rispettata.»