NAPOLI – Il Consiglio del Centro Interdipartimentale di Ricerca R. D’Amborsio-LUPT dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, nella seduta del 18.10.2018, ha approvato l’istituzione del centro studi sulla geografia umana digitale denominato “Centro Studi Strabone”.
L’intestazione dell’istituendo Centro Studi è dedicata al geografo del I secolo dopo Cristo, Strabone.
Il costituendo centro studi si propone di essere luogo di studio, di ricerca e indagini, di elaborazioni di dati, e di sperimentazione sul campo. I risultati scientifici e progettuali che il centro intende perseguire, a partire dalla geografia umana tradizionale, dovranno essere capaci di modellare e generare nuove pratiche sociali della vita quotidiana digitale, che:
- mirino a una declinazione plurale nell’ambito del digitale della geografia umana e che siano attente a cogliere le differenze, le trasformazioni dello spazio-tempo, in relazione alle necessità materiali degli individui;
- scelgano per il proprio futuro qualità sociale e sostenibilità;
- ambiscano a essere luogo di “contaminazione, di competenze, di scambio di esperienze, relazioni e percorsi formativi in ambito nazionale, europeo e internazionale per costruire nuove “vision” di società, organizzazioni, ambienti e città digitali;
- aspirino a essere luogo di “accoglienza” per sostenere l’azione, rivolta a promuovere mainstreaming di genere sui temi della società digitale, della pianificazione urbana nell’era digitale, dello sviluppo locale di istituzioni, movimenti, Associazionismo, mondo del lavoro che sappiano gestire la transizione da mondo analogico a digitale.
- generino il miglioramento della recettività nelle organizzazioni e nei territori dell’innovazione e del trasferimento tecnologico; grazie anche a nuovi modelli che mettano al centro il capitale umano, le differenze di genere, le nuove generazioni e l’integrazione multiculturale.
- favoriscano una formazione di qualità lungo tutto il percorso della vita degli individui che possa divenire un asset strategico per le organizzazioni e la società.
La composizione del Centro Studi Strabone è la seguente:
- Presidente: Prof. Vittorio Amato dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
- Vice Presidente vicario: Prof. Guglielmo Trupiano dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
- Direttore Scientifico: Prof. Ing. Stefano de Falco dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
Comitato Tecnico – Scientifico:
- Prof. Vittorio Amato dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
- Prof.ssa Daniela La Foresta dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
- Dott.ssa Barbara Carfagna della RAI
- Sig. Oliviero Casale dell’ente di Certificazione MTIC
- Dott. Angelo Deiana, Presidente Confassociazioni
- Dott. Paolo Fiorentino, Presidente Assinrete
- Dott. Enrico Molinari di Confassociazioni
- Segretario Generale: Dott.ssa Loredana Rivieccio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
“Avere una visione dei cambiamenti che le nuove rivoluzioni industriali e sociali – spiega Oliviero Casale, Marketing and Training Manager del Gruppo MTIC e Segretario Nazionale dell’Osservatorio Imprese e Professioni 4.0 di CONFASSOCIAZIONI -– porteranno alla società e al mondo del lavoro diventa sempre più importante che in passato per le Istituzioni, poiché con giuste politiche industriali, di lavoro, welfare e sociali potranno indirizzare verso una “Società 5.0” che tenga in considerazione l’etica e le persone. L’innovazione e le nuove tecnologie dovranno essere gestite e utilizzate affinché siano amiche dell’uomo. La Geografia dell’Innovazione permetterà di avere in anticipo una vision su come impatterà l’innovazione e il trasferimento tecnologico sulla società ma anche sulle imprese, il lavoro e le persone fornendo, in tal modo, indicazioni, per esempio, sulle nuove professioni e sulle capability necessarie alle imprese per rimanere competitive in un mercato globalizzato. Il Centro Studi STRABONE vuole essere uno spazio aperto che grazie a studi, ricerche e confronti possa divenire la piattaforma di riferimento per la geografia dell’innovazione”.