La prevenzione del rischio sismico è un argomento sempre più di stretta attualità nel dibattito pubblico, anche in vista di giornate ad hoc sulla tematica programmate dall’Ordine degli Ingegneri di Napoli. L’ing. Vittorio Serrapica, quale componente dell’ordine degli ingegneri di Napoli ed esperto della materia pubblica patrimoniale ci ragguaglia sullo stato della prevenzione edilizia sul patrimonio napoletano e campano.
Qual è lo stato attuale del patrimonio immobiliare pubblico e non della città di Napoli?
Il nostro patrimonio è la fonte di ricchezza turistica invidiato da tutto il mondo, abbiamo in particolare a Napoli chiese di tutte le epoche storiche e concentrate in ogni angolo e via di Napoli, potrebbero generare reddito indotto per turisti e non. Basti pensare che una singola rarità sulle migliaia concentrate nel centro storico a reddito potrebbe generare migliaia di euro fra ingressi e concessione ad usi di tipo commerciale e/o altro.
Sì è la stessa cosa anche per il patrimonio pubblico, in particolar modo nelle realtà dove si delinea una gestione privato/ pubblico con maggioranza o meno dello stato.
Dal punto di vista della prevenzione sismica quali sono i costi ?
E’ una grossa opportunità l’intervento del sisma bonus ed Ecobonus. In particolare per le spese sostenute per l’adeguamento sismico per gli edifici ricadenti nelle zone 1 e 2, come la Campania, con alta probabilità di terremoti , possono permettere detrazione dal 70 al 80% di detrazione della spese se i lavori determinano la riduzione di 1 o 2 classi di rischio. Ovviamente tale situazione è di grande opportunità per i nostri palazzi storici del centro storico di Napoli, i quali, costruiti in muratura, potrebbero con interventi tipo incatenatura o di simile approccio accedere a tali benefici. Il beneficiario della detrazione per interventi relativi all’adozione di misure antisismiche può anche scegliere di cedere il credito corrispondente alla detrazione direttamente alle imprese esecutrici o a soggetti privati, però escludendo gli istituti di credito e/o altri intermediari finanziari. Tale possibilità quindi di cedere il credito potrebbe sgravare notevolmente l’ente di notevoli costi.
Interventi manutentivi di questo tipo che ripercussioni avrebbero sul cosiddetto “costo del mattone’”?
La gestione del patrimonio degli enti con una corretta interpretazione del mercato potrebbe far crescere il valore dei beni ad esempio quelli comunali. Infatti con la creazioni di condomini laddove ci sia la presenza mista pubblica/ privata, con una corrette manutenzione e con l’attivarsi dell’ecobonus o del sismabonus renderebbe più agevole l’aumento di valore degli immobili, con perizie rivolte verso l’alto e permettendo così gli enti , che hanno patrimonializzazioni sui bilanci di migliorare le loro performance.
Quindi possiamo concludere che la prevenzione oltre a vantaggi consistenti in materia di sicurezza, può rappresentare anche un’opportunità economica?
Ovviamente la prevenzione del patrimonio ribadisco potrebbe aiutare a sgravare gli enti di spese inutili come interventi urgenti di manutenzione con notevoli aumenti dei costi e migliorare gli incassi sia del patrimonio strumentale che di quello a reddito.