NATO – E’ emersa con forza l’importanza delle funzioni sia militari che civili della Nato alla conferenza ‘’Nato Hub per il Sud e il futuro della sicurezza cooperativa’’ organizzata dal Comitato Atlantico Italiano, in collaborazione con la Youth Atlantic Treaty Association – Italy alla quale si sono aggiunti due ospiti internazionali da Georgia e Turchia e il supporto della Public Diplomacy Division della NATO e con l’Università Parthenope, nella splendida location di Villa d’Angri Doria a Posillipo. Dalla conferenza che ha visto alternarsi un panel di accademici, militari, giornalisti, è emerso con forza il ruolo strategico dell’Hub per la Strate-gic Direction South Nato (NSD-S), struttura di analisi ubicata presso l’ Allied Joint Force Command (JFC) di Napoli, in grado di riunire sia soggetti interni all’Alleanza Atlantica che attori statuali alleati, partners quali ong, esperti di materie nell’ambito di sicurezza e difesa anche cibernetica. Un’organizzazione all’avanguardia, che capovolge l’ottica del ‘’si vis pacem para bellum’’ in una logica di preparazione alla possibilità bellica attraverso dialogo e open intelligence ai fini di deconflittualizzare le situazioni di instabilità e insicurezza del fianco Sud della Nato, non solo attraverso l’uso dello strumento militare.
La conferenza moderata dall’editorialista de Il Mattino Fabio Nicolucci ha visto tra i relatori Diego Brasioli, Direttore Centrale per la Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri; Fabrizio Luciolli, presidente del Comitato Atlantico Italiano, il quale ha ricordato il ruolo chiave che l’Italia, per storia (fu tra i membri fondatori) e posizione geografica, riveste nell’Alleanza Atlantica. C’è stato spazio anche per relazioni di tipo tecnico sulla Security Force Assistance, quale quella del Colonnello Franco Merlino, Direttore del Centro di Eccellenza NATO.
L’intervento principale è stato quello dell’Ammiraglio James Foggo, Comandante del JFC di Napoli, dopo un’introduzione sulle sfide storiche dell’Occidente dalla I Guerra Mondiale alle attuali tensioni con la Federazione Russa, ha illustrato le fasi dell’esercitazione Exercise Trident Juncture con i suoi obiettivi di difesa, deterrenza e dialogo a tutela del fianco Est ed ha ribadito l’importanza della missioni Nato in Iraq e nei Balcani. Sul ruolo dell’Hub ha evidenziato che la principale sfida, anche da un punto di vista della percezione mediatica, è quella di contrasto ai traffici illegali che attraversano il Nord Africa. I saluti finali sono spettati all’Ambasciatore Gabriele Checchia, nonché presidente del Club Atlantico di Napoli, il quale ha spiegato che “l’evento odierno – spiega – e’ il primo tassello delle celebrazioni dei 70 anni della Nato che si terranno nel 2019. Stiamo ragionando su alttri eventi su Napoli o su Roma, dipende anche da fattori anche di natura finanziaria, per celebrare degnamente i 70 anni dell’alleanza e il ruolo cruciale dell’Italia dal primo giorno di nascita della Nato“.